Insalate di pasta. Come non rinunciare al primo piatto anche d’estate.

insalate di pasta

Le insalate di pasta sono un ottimo modo per godersi un primo piatto anche durante le calde giornate estive. Queste fresche e leggere preparazioni sono perfette per un pranzo o una cena veloce, ma molto gustosa e nutriente.

Il classico piatto freddo da preparare per la stagione estiva, un modo diverso e sfizioso di gustare la pasta senza cucinare a lungo e condendo il primo piatto con ingredienti freschi e adatti alla bella stagione.

Una volta fredda, puoi aggiungere alla pasta condimenti e ingredienti a tuo piacimento. Puoi arricchire la tua insalata di pasta con verdure fresche come pomodori, cetrioli, peperoni, carote, zucchine o rucola. Puoi aggiungere anche formaggi come mozzarella, feta, formaggio grattugiato o tonno sott’olio.

Per insaporire l’insalata di pasta puoi preparare una semplice vinaigrette con olio, aceto, sale e pepe oppure utilizzare salse pronte come pesto, maionese o salsa rosa.

Lascia riposare l’insalata di pasta in frigorifero per almeno mezz’ora prima di servirla, in modo che tutti i sapori si amalgamino bene. Potrai gustare un primo piatto fresco, leggero e molto gustoso, perfetto per combattere il caldo estivo.

Pasta fredda, i formati ideali per ricette molto estive

Ad agosto l’estate raggiunge il suo culmine, i frutti della terra sono ormai maturi ed è tempo di condire le nostre insalate di pasta fredda secondo ricette fresche e fantasiose. Pomodori, melanzane, zucchine, peperoni sono solo alcuni degli ingredienti capaci di farci sfruttare al massimo il gusto intenso di questa stagione.

Concentriamoci su un tema da pasta-lovers: quali sono i formati più adatti per le ricette a base di pasta fredda? La prima regola è banale ma essenziale: meglio scegliere formati di pasta corta, come ad esempio i cavatelli, i cecatielli, le trottole, le trofie, e tutti i formati preparati con farina di segale, o con quella integrale.
È importante cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolala e lasciala raffreddare.

Sono queste le forme ideali per ospitare nel piatto pochi ingredienti freschi, che si infileranno all’interno della pasta fredda donandole più gusto.

Chi ama le acrobazie può tentare di raffreddare anche gli spaghetti: l’impresa non è impossibile ma bisogna tirar fuori il proprio talento da chef e contare su commensali che amano l’avventura.

Un ultimo consiglio riguarda il tempo di cottura: rispetto ai minuti riportati sulla confezione, lasciate cuocere un paio di minuti in meno perché la pasta rimanga al dente anche una volta raffreddata.

Il pomodoro nelle insalate di pasta: i pregi nutrizionali e l’apporto di vitamina D

Tra gli ingredienti principali delle nostre insalate di pasta troviamo i pomodori, ebbene possiamo dire che aggiungono un leggero tocco di acidità e dolcezza alla preparazione, nonché una tonalità accesa e gradevole alla vista. Nello specifico, vanno semplicemente tagliati in due e aggiunti agli atri ingredienti per formare l’insalata di pasta.
Come tutti ben sanno i pomodori fanno bene alla salute, il riferimento è in particolare al licopene, un antiossidante presente nella buccia e in dose minore nella polpa. Esso genera un impatto positivo sull’apparato cardiovascolare e sui processi di rigenerazione cellulare, diminuendo così le probabilità di contrarre un tumore. I pomodori, poi, si caratterizzano per una certa abbondanza di vitamina D, fondamentale per il buon funzionamento del sistema immunitario, come anche di vitamina E.

Straordinario è anche l’apporto di sali minerali come ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio. In quanto a ridotto apporto calorico, i pomodori non sono secondi a nessuno. Apportano, infatti, a malapena 17 kcal per 100 grammi. Infine, si segnala una certa capacità nello stimolare la diuresi e nel regolare il ph dello stomaco. In questo modo, la mobilità intestinale ne risulta accelerata e i problemi di stipsi totalmente risolti.

Le olive nere più salutari di quanto pensiate

Un altro ingrediente importante per le insalate di pasta sono le olive nere. Per quanto siano meno consumate rispetto a quelle verdi, soprattutto per una questione di esigenza di coltivazione, sono spesso preferite a queste ultime. Il loro sapore, infatti, è tendenzialmente meno acre e acidulo, e assume contorni ben più corposi. Anche per ciò che concerne il potere nutrizionale le olive nere si difendono molto bene.

Per esempio, apportano tantissima vitamina E, che esercita una potente funzione antiossidante, tale da rappresentare un fattore di contenimento del rischio tumorale. La presenza di polifenoli, poi, agisce in funzione antinfiammatoria, che si apprezza appieno in caso di patologie degenerative, come l’osteoartrite. Inoltre, contengono tantissime fibre, molto utili in caso di stipsi. Le olive nere eccellono anche per quanto concerne i sai minerali, con riferimento al ferro, al potassio e al magnesio. Infine, le olive nere non fanno ingrassare più di tanto, in quanto contengono in realtà grassi “buoni”.
Le olive nere sono impiegate nella nostra pasta all’insalata con feta, zucchine, pomodorini, uno dei piatti protagonista dell’estate.


cavatelli all'insalata

Insalata di pasta con mix di verdure: le trottole al profumo dell’orto.

L’insalata di pasta fredda con mix di verdure è il tipico “piattone” estivo. Una pietanza fredda, che coniuga la semplicità ad un gusto corposo e un impatto visivo colorato.
Tuttavia, mentre la maggior parte delle insalate di pasta è frutto più dell’improvvisazione che di un’idea specifica, questa è il risultato di un attento lavoro di ricerca degli abbinamenti, teso ad offrire il massimo con il minimo sforzo.

Un obiettivo che è stato raggiunto appieno, e lo si nota già dal primo assaggio. La scelta degli ingredienti si basa su concetto di semplicità, come da tradizione delle insalate di pasta all’italiana. Nello specifico, la lista degli ingredienti propone peperoni, melanzane e zucchine che unite alla pasta, in questo caso delle trottole trafilate al bronzo, danno vita ad una vera e propria sinfonia di colori e sapori.

Il tutto è valorizzato da un apporto calorico niente affatto eccessivo e da un potere nutrizionale considerevole. Un solo consiglio, nonostante la nostra insalata di pasta con mix di verdure è facile da preparare, è importante attenersi alle indicazioni ed alle giuste quantità, nel rispetto delle proporzioni tra gli ingredienti.

Insalate di pasta: 6 errori da evitare

A patto che sia buona, tanto da voler fare il bis e alzarsi da tavola con la pancia bella piena. Come dici? Nove volte su dieci le paste fredde sono una ciofeca? Certo, hai ragione. Perché in un piatto all’apparenza così semplice si celano insidie che sanno trasformarlo in accozzaglia disgustosa di ingredienti e condimenti.

Ecco i 6 errori da evitare con l’insalata di pasta.

  1. Cuocere la pasta troppo al dente

Stabilito che, in linea di massima, si possono usare diversi formati, adattando ingredienti e condimenti al design che più si preferisce, ecco il primo, vero scoglio: la cottura.

Si deve scolare al punto perfetto, quando non si vede più l’anima bianca al centro perché, raffreddandosi, la pasta tende a tornare croccante e non risulta piacevole in un’insalata.

  1. Raffreddarla male

Il dilemma che hanno tutti: appena scolata, la pasta va raffreddata sotto l’acqua corrente oppure no? Chi pensa di no sostiene, in parte a ragione, che così diventa slavata e sciapa. Per evitarlo, il sistema migliore (a parte possedere un abbattitore, per raffreddarla in fretta) è versarla in una ciotola ampia o in un vassoio, condirla con un giro d’olio, mescolarla bene, allargarla in modo che non stia ammassata e lasciarla all’aria mentre ci si occupa del resto della ricetta.

  1. Usare ingredienti “troppo”

Troppo sproporzionati: una verdura tagliata molto più grande del cavatello, carote o mais molto più piccoli che rotolano sul fondo del piatto, sono entrambi sbagliati. In una corretta insalata di pasta, le dimensioni contano e devono essere armoniose.

Fanno eccezione gli insaporitori (capperi, olive, pezzetti di acciuga), purché abbastanza morbidi da poter essere facilmente infilzati con la forchetta.

Da evitare tutto quel che rischia di impastare troppo: formaggio grattugiato o formaggi molli come taleggio, zola, caprino o robiola freschi. Questo per scongiurare l’effetto “mappazzone” sempre in agguato anche con i condimenti troppo cremosi, come maionese o pesto.

Scartare gli ingredienti troppo duri e croccanti (peperoni, carote o zucchine crudi a listarelle o rondelle) e tutta la frutta secca: pistacchi, mandorle, noci, pinoli, oltre a essere difficili da acchiappare, contrasterebbero in modo sgradevole con la consistenza comunque morbida della pasta. E non osare tritarli, per non incorrere nell’effetto pastone di cui sopra. Ammesse solo scaglie sottili di mandorle o di grana o julienne fine di ortaggi crudi.

Perfette invece le verdure cotte come la caponata, la peperonata o le zucchine a scapece.

  1. Scadere nel condimento pronto

Aprire un vasetto, metterlo in una ciotola, buttarci dentro la pasta, mescolare e mangiare: si può immaginare qualcosa di più triste? Tralasciando discorsi salutistici sulla qualità degli ingredienti dei vari “condi-qualcosa”, sorvolando sul fatto che i pezzi sono mollicci, di gusto e forma indefiniti e con acidità eccessiva, non è sempre meglio usare quel che c’è di fresco nel frigo o di buono nella dispensa?

Chiunque ha almeno qualcuno tra questi ingredienti: pomodorini, olive, capperi, fagiolini, verdure grigliate tagliuzzate, mozzarella fiordilatte (purché ben scolata e un po’ strizzata), scamorza bianca o affumicata, provola..Senza dimenticare le foglie aromatiche: basilico, maggiorana, rucola o quel che più aggrada. E via inventando.

  1. Fare una salsa troppo densa

Posto che non è possibile limitarsi al solo olio extravergine, se salsa deve essere che sia fluida abbastanza da velare la pasta, non troppo corposa da sopraffarla, non troppo liquida da scorrere via.

È possibile mettere in un piccolo tritatutto una manciata di erbe fresche (basilico, prezzemolo), origano secco, sale, pepe o peperoncino, un cucchiaio di olio a persona e uno o due pomodorini che diluiranno con i loro succhi il tutto. Frullare per ottenere una cremina che, se fosse troppo densa, sarebbe possibile allungare con un filo d’acqua o succo di limone. Rispetto al semplice giro d’olio, questo tipo di condimento si attaccherà meglio alla pasta e la colorerà un po’.

  1. Prepararla con troppo anticipo (e conservarla in frigo)

A differenza di molti piatti che mescolano diversi ingredienti, il riposo eccessivo non fa bene alle insalate perché, più passa il tempo, più la pasta perde tono e diventa collosa. Ancora peggio se è conservata a lungo in frigo, magari per un giorno intero.

Il freddo in frigo è deleterio. La pasta continua a richiamare acqua dagli altri ingredienti, la assorbe e prende una consistenza gessosa, malaticcia, biancastra.