Pasta fresca: l’immancabile piatto delle feste

pasta fresca

Manca poco al Natale e nelle nostre case c’è voglia di convivialità.

Con l’arrivo delle festività natalizie si avvicina il tempo di pranzi e cene con gli amici, ma soprattutto in famiglia!

Nella tradizione italiana stare a tavola significa soprattutto pasta e in questo periodo la pasta fresca è davvero la regina della tavola.

Il Natale si festeggia con le persone a cui si vuole bene e portando in tavola i piatti tipici della tradizione.

Ecco che è necessario iniziare a pensare al menù da servire in tavola per il pranzo più atteso dell’anno.
Si potrebbe optare per i piatti della tradizione, oppure pensare a qualcosa di originale per stuzzicare il palato con qualche gusto nuovo.

Pasta fresca per Natale, ecco come portare in tavola la tradizione

La pasta fresca è uno dei simboli e dei valori del Made in Italy, da secoli, modello di italianità.
È come un’ambasciatrice dell’Italia nel mondo. Quando se ne parla non si può non pensare alla lunga tradizione culinaria del nostro Paese.
Quello che lega gli italiani alla pasta è un amore assoluto che non è mai venuto meno.
Ravioli ripieni di funghi porcini, cannelloni ricotta e spinaci, pappardelle all’uovo.
Il banco di Italia Inpasta è il tempio della pasta fresca.
Da anni Alessandro gestisce il suo impero di pasta fresca e prodotti da forno, selezionati con attenzione e sempre freschi.
Il laboratorio artigianale è una garanzia di serietà e pulizia. Vengono usati ingredienti sceltissimi, dalla carne alla ricotta, ogni elemento utilizzato nei ravioli è di qualità superiore.
I ravioli sono il prodotto di punta del banco. In occasione delle festività, offriamo ai nostri clienti una selezione di pasta fresca e ripiena per preparare ogni tipo di piatto della tradizione.

Con la sfoglia della pasta all’uovo è possibile preparare, inoltre, delle gustosissime lasagne.
Per le feste natalizie sono veramente l’ideale. È anche disponibile su ordinazione la lasagna alla bolognese, o la classica napoletana, ma se volete un gusto nuovo potete provarle anche con crema di pistacchio o con zucca e salsiccia.
Classico della cucina italiana, la lasagna mette tutti d’accordo. Si tratta del primo piatto delle grandi occasioni per eccellenza, e difatti trova spazio nei menu festivi così come in quello della domenica.
Come resistere agli strati di sfoglia fresca all’uovo intervallati da ragù, besciamella e scamorza filante?

Spaghettoni alle vongole: icona della vigilia

Cosa sarebbe la cucina italiana senza gli spaghetti? Forse perderebbe molto del suo fascino se è vero che il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo anche per il classico piatto di spaghetti con pomodoro e basilico.
Parliamo di un tipo di pasta dalla forma lunga e sottile. Solitamente è realizzata con un impasto di farina di grano duro ed acqua.
In commercio si trovano diverse varianti di spaghetti, classificate in base allo spessore. Quelli più sottili vengono chiamati spaghettini, poi ci sono gli spaghetti, e gli spaghettoni, che a differenza del semplice spaghetto si mantengono perfettamente al dente e donano ai piatti una consistenza eccezionale.
Questo tipo di pasta è diventato così famoso, tanto da comparire anche in opere teatrali e cinematografiche. È nella scena finale del primo atto del film Miseria e Nobiltà, commedia di Eduardo Scarpetta, portata sul grande schermo da Totò, con il principe della risata che la mangia con le mani e se la conserva anche in tasca dopo un lungo periodo di digiuno. E proprio con le mani si mangiava questo tipo di pasta in passato perché le forchette dell’epoca non erano idonee ad avvolgere gli spaghetti.

“Paese che vai usanza che trovi” recita il vecchio detto e, mai come nel caso delle ricette di Natale, sembra essere appropriato.
Basta sfogliare un qualsiasi libro di ricette o fare una ricerca sul web a tema ricette di Natale per immergersi in un universo diversificato di pietanze, ingredienti, preparazioni e, soprattutto, tradizioni.
Il primo piatto per eccellenza della cena di Natale, sono senza dubbio gli spaghetti, come prepararli?

Spaghettoni a vongole. Un classico della tradizione, un primo piatto semplice e gustosissimo che porta con sé il sapore del mare e della convivialità.
Ma quali sono i segreti per preparare un piatto di spaghettoni alle vongole così buono da meritare un posto d’onore nel menù della Vigilia? Ottimi spaghettoni, da scegliere nella variante pasta fresca o secca, vongole veraci, aglio, olio, prezzemolo e un pizzico di peperoncino piccante. Sull’aggiunta del pomodoro la discussione è aperta e soprattutto legata al gusto personale o alla ricetta di famiglia, noi li consigliamo rosé, aggiungendo i pomodorini a pezzetti.

La pasta all’uovo, l’ingrediente perfetto per un primo piatto come vuole la tradizione

Quale primo piatto per le feste?
A base di pesce per la Vigilia, in brodo o al sugo di carne per il tipico pranzo di Natale, sono tantissime le varietà di pasta. Per Natale sono disponibili tutti i tipi di ravioli, da quelli con ripieno di ricotta e spinaci a quelli con la zucca, fino ai ravioli con ripieno di pesce, carne o funghi porcini.
Sarà possibile ordinare le crêpe ripiene prosciutto e mozzarella, funghi porcini e fonduta di parmigiano.
Tutti i prodotti possono essere ordinati per le feste. E’ importante è richiederli almeno entro quattro o cinque giorni prima della Vigilia.

Non solo ravioli, chi vuole potrà acquistare cannelloni con ricotta e spinaci oppure ripieni con la carne.
Ci sono i classici tortellini da fare in brodo per il pranzo di Natale e tutti i tipi di pasta fresca, dalle tagliatelle, alla calamarata, fino agli strozzapreti rigorosamente senza uova, realizzati solo con acqua e farina.

Regalare la pasta fresca a Natale, un'idea vincente

Perché regalare pasta fresca a Natale? Si tratta di un’idea che sicuramente sarà apprezzata.

Gli amanti della buona cucina, a fronte di un prodotto di alta qualità, non potranno certo rimanere indifferenti. Va anche ricordato che la pasta fresca può vantare tantissime proprietà e il suo consumo si inserisce perfettamente in un regime di dieta equilibrata. Innanzitutto, è bene chiarire che tale tipologia di pasta è composta da due ingredienti chiave, ovvero la farina e le uova.

Il risultato è un alimento povero di grassi, ma ricco di colesterolo. Allo stesso tempo è una buona fonte di ferro e di zinco, ma anche di vitamine A, D e B12.

Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali, è in grado di garantire a chi la assume parecchi benefici e scarse controindicazioni. In primis è in grado di proteggere le cellule dai danni molecolari, data la presenza di selenio, minerale che attiva gli enzimi antiossidanti.

Aiuta poi a metabolizzare i carboidrati e regala la glicemia. In parallelo aiuta a perdere peso, dato che si tratta di un alimento a basso indice glicemico e capace di assicurare velocemente sazietà.

La pasta fresca favorisce il buonumore grazie alla presenza del glucosio, il quale facilita la produzione della serotonina.

Infine, fornisce anche energia a lungo termine, condizione molto importante per gli sportivi.

Morale della favola: regalare pasta fresca, purché sia di qualità, sarà sicuramente un omaggio gradito.

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Come conservare la pasta fresca: 3 modi da provare

Già a prima vista si nota che la durata della pasta fresca è nettamente inferiore rispetto a quella standard della comune pasta secca confezionata, che resiste fino a due anni in dispensa. La differenza sta proprio nel processo produttivo e, in particolare, nella mancata disidratazione della pasta fresca, che rende anche la cottura della pasta fresca più rapida.
Per aumentare la data di scadenza di questo alimento ci sono diversi modi che permettono di conservare la pasta fresca per un periodo di tempo prolungato, in modo da poterla gustare in un secondo momento.

La conservazione della pasta fresca si basa su 3 passaggi fondamentali, ovvero asciugatura, abbattimento di temperatura e conservazione in frigorifero o congelamento, e quindi i metodi più semplici e usati per questo scopo sono:

  • la conservazione in frigorifero
  • il congelamento
  • la sbollentatura

Il sistema più semplice è conservare la pasta fresca fatta in casa all’interno di un contenitore ermetico da mettere in frigorifero, sapendo però che resisterà per breve tempo. Nello specifico, la pasta senza uova può essere conservata solo per 24-36 ore, mente quella all’uovo al massimo per 3-4 giorni. Questo sistema non è adatto alla pasta ripiena, perché a causa dell’umidità del frigo anche la farcitura diventerebbe più umida, ammorbidendo la “sfoglia” esterna e portando allo sfaldamento della pasta.

Se si vuole congelare la pasta fresca è opportuno procedere in questo modo: si lascia asciugare la pasta per almeno un’ora all’aria e poi si dispone su un vassoio, distanziando bene i singoli pezzi e usando eventualmente un po’ di farina per evitare che si attacchino tra loro.
Quando la pasta sarà “semisecca”, si copre il vassoio con pellicola alimentare e si ripone in freezer per un paio d’ore. Poi trasferisce in un sacchetto di plastica per congelatore o in un contenitore ermetico.
La pasta fresca congelata deve essere consumata entro 4 mesi al massimo, e al momento dell’utilizzo basterà aggiungere la pasta ancora congelata all’acqua bollente, oppure farla scongelare a temperatura ambiente prima di cucinarla.

Un ultimo metodo è invece indicato soprattutto per la pasta fresca ripiena e permette di conservare ravioli, tortellini e altre specialità per qualche giorno in più rispetto alla norma.
Si tratta della sbollentatura e consiste semplicemente nell’immergere la pasta per pochi minuti in acqua bollente mista a un po’ di olio extravergine d’oliva, scolando appena la pasta risale a galla.
A questo punto, si metteranno i vari pezzi ad asciugare su un canovaccio bianco e si riporrà tutto in un contenitore forato, coperto da un panno pulito.
La pasta così conservata deve essere cucinata entro un paio di giorni.